La Puglia, con le sue Gravine, si configura come una delle aree naturalistiche più significative d’Europa, e Crispiano rappresenta la sua porta d’ingresso.
Questo comune della provincia di Taranto, noto come la “terra delle 100 masserie”, ospita un patrimonio di centenarie Masserie risalenti al periodo compreso tra il XIV e il XVIII secolo. Mentre molte di queste costruzioni hanno subito restauri e trasformazioni nel corso del tempo, altre sono rimaste intatte, preservando fedelmente il loro stato originario. Tra le numerose testimonianze storiche, una in particolare si distingue come un’autentica opera d’arte naturale, protagonista nelle pagine delle più prestigiose riviste internazionali: Masseria Amastuola.
Frutto di un’opera di trasformazione magistralmente orchestrata, la masseria pugliese, oggi divenuta location di lusso per matrimoni e piccoli ricevimenti, si distingue non solo per la sua storia, ma anche per la sua straordinaria connessione con la natura circostante.
A guidare questa trasformazione è stato il filosofo giardiniere Fernando Caruncho, su richiesta della famiglia Montanaro, il cui talento ha plasmato la Masseria in un capolavoro con il suo famoso vigneto a onde.
Masserie di Puglia: curiosità
Le masserie pugliesi celano un passato affascinante che forse non tutti conosciamo: erano un tempo autentiche stazioni di servizio, distanziate ogni 15 km l’una dall’altra, luoghi di ristoro per persone e animali che dovevano affrontare lunghi viaggi nel mondo di allora. Le masserie, custodi di un’epoca passata, accolgono oggi turisti desiderosi di esplorare una terra intrisa di storia.
Qui, tra ulivi secolari, maestose sculture naturali e simboli dei frutti che hanno forgiato il successo di questa regione, si respira un’atmosfera ricca di tradizione.
Amastuola: da rudere a wine resort
Masseria Amastuola ha 2700 anni di storia. Nel 1773, Andrea D’Afflitto donò la sua intera proprietà a Saverio D’Ajala di Taranto in cambio di un assegno annuo di 1200 ducati, come riconoscenza per il sostegno offerto alla famiglia nei momenti di difficoltà. Successivamente, D’afflitto cercò di recuperare la proprietà attraverso ricorsi legali, ma nonostante il sequestro giudiziario e il testamento che ne limitava la proprietà, la Masseria rimase ai D’Ajala fino alla metà del 1900.
Dal 2003, la proprietà è passata al Gruppo KIKAU della famiglia Montanaro di Massafra. Amastuola è molto più di una testimonianza del passato: è un luogo che continua a evolversi, coniugando tradizione e modernità. Attraverso restauri e iniziative innovative, la masseria di lusso in Puglia ha aperto le sue porte a visitatori e ospiti, offrendo un affascinante viaggio nel tempo all’interno di una delle dimore storiche più suggestive della regione pugliese. La sua storia, intrisa di tradizioni secolari, si intreccia con la bellezza del presente, facendo della Masseria Amastuola un luogo unico e memorabile.
Oggi la Masseria è una location esclusiva per matrimoni ed eventi in Puglia, tra ulivi millenari e vigneti disegnati dal vento e soggiornare in confortevolissime camere.
Masseria Amastuola e il patto con il territorio
In un’epoca in cui si parla tanto di sostenibilità, Amastuola si distingue per la sua dedizione a un approccio che integra la bellezza del paesaggio con l’amore e il rispetto per il proprio territorio. Un luogo dove l’innovazione è il veicolo per preservare e valorizzare le tradizioni, rendendo ogni momento vissuto in questo ambiente un’esperienza di bellezza e serenità.
Amastuola wine resort rappresenta una perfetta combinazione di passato e presente, di tradizione e innovazione, dove storia, arte e natura si incontrano e si fondono meravigliosamente in un paesaggio d’autore.
Un paesaggio tipicamente pugliese tra boschi di pini marittimi, riserve di caccia di macchia mediterranea, muretti a secco e corridoi di ulivi secolari fino a giungere ai famosi filari disegnati a onda che sono valsi il titolo di “vigneto-giardino più bello del mondo”.
Agricoltura e bellezza, un binomio perfetto
La vigna incarna la fusione perfetta tra funzionalità ed estetica, avvolgendo i visitatori in un’esperienza visiva e sensoriale unica.
I filari di viti, accuratamente posizionati secondo il geniale disegno del celebre paesaggista Fernando Caruncho, non sono soltanto elementi funzionali ma vere e proprie opere d’arte naturali.
L’organizzazione dei filari segue un intricato schema che disegna onde armoniche e parallele, estendendosi per circa 3 km. Queste onde, definite dallo stesso Caruncho come “onde del tempo che attraversano fin dall’antichità questo luogo”, conferiscono al vigneto una dimensione temporale ricca di storia e significato.
Oltre alla bellezza delle viti, il vigneto ospita anche 1.500 ulivi secolari disposti organicamente in 24 isole, distribuite su tutta la superficie e lungo le strade storiche della Masseria. Questi ulivi, frutto di un’opera di recupero storico-monumentale, sono stati datati e censiti dal CNR di Perugia, rivelando alcune piante con un’incredibile longevità di 800 anni e diametri che superano i 2,5 metri.
L’armonioso contrasto visivo tra il verde argento degli ulivi e il verde intenso delle viti crea uno scenario unico, trasmettendo un senso di equilibrio e bellezza che si fonde perfettamente con l’identità storica e naturalistica della Masseria.
Amastuola, una storia da raccontare. Un posto tutto da vivere, come descritto anche Licia Colò nel suo programma Eden, in onda su La7.
Chiama il numero 099 990 8025 per richiedere maggiori informazioni, oppure scrivi a [email protected]